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Oltre la malattia: medicina ed estetica per speranza e sorriso



La qualità della vita delle pazienti oncologiche è un tema sempre più centrale nella medicina moderna. Gli effetti collaterali cutanei dei trattamenti oncologici, come radioterapia e chemioterapia, possono compromettere non solo l’aderenza alle terapie, ma anche il benessere psicologico e la percezione di sé. In questo scenario, i trattamenti estetici oncologici stanno emergendo come una risorsa fondamentale per supportare le pazienti durante il percorso di cura.


Durante il Nono Congresso Scientifico di Estetica Oncologica, a Milano lo scorso 25 novembre, Marco Papagni, medico chirurgo estetico e membro del board scientifico di Agorà, ha presentato una relazione intitolata “EstEticaMentis. Confini e nuovi orizzonti della Medicina Estetica Restitutiva”. Il suo intervento ha sottolineato «l’importanza di un approccio integrato tra estetica e medicina per migliorare il benessere delle pazienti oncologiche, aprendo nuove prospettive di collaborazione tra professionisti del settore».




Agorà era inoltre presente con un desk dedicato alla promozione del corso Agorà Academy for Medical Assistant, un'iniziativa formativa innovativa rivolta agli assistenti in ambito medico-estetico.


Un sodalizio, iniziato da tempo e palesato durante il 26° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà, durante il quale Carolina Ambra Redaelli, Presidente di APEO, ha partecipato come relatrice nell’innovativa tavola rotonda dedicata alla medicina estetica restitutiva, con al centro i trattamenti più idonei per questi pazienti, nonché il progetto H.E.L.P. promosso da Agorà.





Dati alla mano. Una ricerca del 2019 su Quality of Life Research ha valutato l'efficacia dei trattamenti estetici per gestire gli effetti collaterali cutanei delle terapie oncologiche e il loro impatto sulla qualità della vita. Condotto presso l'Istituto Europeo di Oncologia, lo studio ha coinvolto 100 pazienti sottoposti a trattamenti estetici specializzati e un gruppo di controllo di 70 pazienti senza trattamenti estetici. Dopo 28 giorni, le pazienti hanno mostrato una riduzione del distress psicologico e un miglioramento della qualità della vita. I sintomi cutanei come xerosi, sindrome mano-piede e lesioni alle unghie sono stati notevolmente alleviati, migliorando il benessere psicologico e l'autostima.


L'importanza di un approccio multidisciplinare. Questo studio dimostra che un approccio integrato con oncologia, psicologia ed estetica può affrontare gli effetti collaterali cutanei delle terapie oncologiche. «Le estetiste oncologiche formate possono offrire trattamenti mirati ed efficaci. E la sinergia con i medici estetici può rappresentare un passo cruciale», sostiene Papagni.


La strada per una maggiore integrazione tra i professionisti è aperta. E i risultati ottenuti sono promettenti: offrire alle pazienti oncologiche un supporto completo, che non si limiti alla gestione dei sintomi cutanei, ma che miri a migliorare anche il loro benessere psicologico e sociale.




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