NUOVO SISTEMA OTTICO STEREOSCOPICO PER LA MISURAZIONE OGGETTIVA DEL VOLUME DELLA CICATRICE ATTRAVERSO LA SUPERFICIE. QUANTIFICAZIONE - PER LA PRIMA VOLTA - DELLA RISPOSTA A DIFFERENTI MODALITÀ DI TRATTAMENTO
Questo interessante lavoro del 2017 svolto da una ristretta equipe dell’Università di Medicina di Tel Aviv in collaborazione con il Dipartimento di Dermatologia ospedaliera pone l’attenzione sul problema della cicatrizzazione anomala che affligge, secondo stime internazionali, circa 15 milioni di pazienti ogni anno con risvolti non solo estetici ma anche e soprattutto fisici e psicologici.
Si incorre nella necessità di porre rimedio, nel 15% dei casi, alla cicatrizzazione ipertrofica senza avere a disposizione strumenti per una valutazione dell’efficacia dei risultati di semplice utilizzo, validati e di relativo basso costo.
Lo studio pilota ha valutato l’efficacia di un nuovo sistema di immagine stereoscopica tridimensionale in grado di valutare il volume della cicatrice al termine dei trattamenti attraverso un’analisi della superficie della stessa. L’apparecchiatura è in grado di generare un’immagine ad alta risoluzione attraverso un manipolo di ridotte dimensioni collegabile a qualsiasi PC di uso clinico in un tempo relativamente breve.
Sono stati arruolati all’interno del protocollo di studio 2 pazienti per un totale di 5 cicatrici e per una tempistica di circa 5 mesi. I dermatologi che hanno eseguito le indagini stereoscopiche sulle lesioni non erano a conoscenza dei trattamenti effettuati e sono state valutate, contemporaneamente, anche attraverso metodiche semiquantitative come la “Vancouver Scar Scale” e attraverso considerazioni oggettive e soggettive sia dei clinici che dei pazienti.
I pazienti sono stati sottoposti a 2 cicli di trattamento (a distanza di 30 giorni l’uno dall’altro) che hanno previsto, in maniera combinata per ogni soggetto, crioterapia, triamcinolone acetonide per infiltrazione, 5-Florouracile intralesionale e “Pulsed Dye Laser”.
L’accuratezza della metodica di imaging 3D è stata valutata a monte dello studio; l’accuratezza statistica per ciò che concerne dati ottenuti, invece, ha dimostrato al termine del periodo di investigazione validità con valori di p<0,0001 rendendo così accettabili per la pubblicazione i risultati delle misurazioni quantitative evidenziati nelle tabelle analitiche del paper.
In conclusione lo studio ha preso in esame, senza soffermarsi eccessivamente, anche la potenziale maggior efficacia di un trattamento piuttosto che un altro ma, soprattutto, ha centrato il punto del progetto portando alla luce la necessità di dotarsi di una strumentazione semplice, versatile, economica, di ridotte dimensioni e di ridotto impatto verso il paziente. Nulla è stato trascurato nemmeno sotto il versante della ripetibilità dei risultati, fattore chiave per promuovere lo sviluppo di una nuova tecnologia su scala internazionale.
Uno studio completo foriero di sviluppi futuri.
Autore del contributo di commento:
Riccardo Lazzari - Collaboratore Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
Dermatol Surg.
2018 Jun;44(6):848-854.
doi: 10.1097/DSS.0000000000001434.
Novel Stereoscopic Optical System for Objectively Measuring Above- Surface Scar Volume - First-Time Quantification of Responses to Various Treatment Modalities
Salameh F, Koren A, Sprecher E, Artzi O.
BACKGROUND: Current approaches use subjective semiquantitative or cumbersome objective methodologies to assess physical characteristics of hypertrophic and keloid scars.
OBJECTIVE: This pilot study aimed to evaluate the accuracy and feasibility of a new stereoscopic optical and high-resolution 3-dimensional imaging system, for objectively measuring changes in above-surface scar volume after various interventions.
METHODS: Feasibility and accuracy were assessed by monitoring the above-surface scar volume of 5 scars in 2 patients for 5 successive months. Above-surface scar volume and Vancouver Scar Scale scores and the investigator and patient volume improvement assessment scores were assessed before and 12 weeks after last intervention.
RESULTS: Scar volume measured by the imaging system correlated significantly with the gold standard (actual weight). The greatest volume reduction followed a combination of cryotherapy and intralesional triamcinolone acetonide and 5-fluorouracil injections in Patient 1 and a combination of pulse dye laser and intralesional triamcinolone acetonide injections in Patient 2.
CONCLUSION: The new stereoscopic optical system is a valid, accurate, and practical objective method for assessing scar volume and for monitoring treatment response. It is more sensitive and accurate than semiquantitative objective scales. Further studies with a higher number of patients and scars are required to increase the measurement validity of the system.
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