LA RINOPLASTICA NON CHIRURGICA
Il rinofiller è sicuramente una delle procedure più in risalto da ormai qualche tempo. Molto richiesto, dai risultati entusiasmanti e percepito dai pazienti come una procedura da “pausa pranzo” nasconde però, un lato oscuro rappresentato dalla serietà e gravità delle possibili complicanze che rimangono ancora oggi un evento raro anche in letteratura scientifica internazionale.
Questo articolo è centrato sulla casisitica personale di un collega chirurgo plastico britannico che riporta di aver trattato 5000 casi di rinofiller in 35 mesi.
Rappresenta al momento la più grande casistica, a riguardo, riportata in letteratura internazionale. Ben scritto e dettagliato dal punto di vista tecnico e scientifico, offre un punto di vista, a tratti personale ma condivisibile, riguardo molti aspetti che ruotano attorno alla procedura; dall’assesment alla scelta del prodotto, dalla gestione del paziente nel post e alla gestione delle complicanze.
Soprattutto riguardo la scelta del tipo di acido jaluronico, è sempre molto interessante analizzare e discutere i vari punti di vista, purtroppo questa non è la sede per parlare della scelta dell’autore che ha prediletto in molti di questi casi l’utilizzo di un acido jaluronico ad “elevata performance”; prodotto di sicuro ed eccezionale le cui elevate performance possono però diventare di difficile gestione e di una certa pericolosità in mani non sufficentemente esperte. Curiosa e probabilmente dettata da “motivi pratici” invece la scelta di travasare il prodotto dalle fiale madri in siringhe da 0.3 ml con ago da 30 G integrato.
L’articolo necessita di una lettura attenta e approfondita, soprattutto per quanto riguarda la parte della tecnica e dei risultati.
Autore del contributo di commento:
Marco Papagni - Membro del Comitato Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
Plast. Reconstr. Surg.
2020
DOI: 10.1097/PRS.0000000000006554
The Nonsurgical Rhinoplasty: A Retrospective Review of 5000 Treatments
Ayad Harb, F.R.C.S.Plast.Ayad Harb, F.R.C.S.Plast.Colin T. Brewster, M.Res.,M.R.C.S.London and Birmingham,United Kingdom
Background: Nonsurgical rhinoplasty with injectable dermal fillers has become an increasingly popular alternative to surgical procedures, in view of its relative low cost, convenience and rapid recovery, and low risk profile.
The safety and efficacy of nonsurgical rhinoplasty remains a relatively contentious and ambiguous matter, given that there are few large-scale series reporting resultsor complications. This study reports the experience of a single clinician performing nonsurgical rhinoplasty in the largest cohort to date.
Methods: Patient demographics, indications, treatment details, and outcomesof patients treated between March of 2016 and January of 2019 were reviewed.The nonsurgical rhinoplasty technique described previously by Harb was used using hyaluronic acid dermal filler.
Results: Nonsurgical rhinoplasty was performed in 5000 patients. The commonest indication was dorsal hump (44 percent). Swelling and erythema wereself-limiting side effects encountered in approximately half of patients. Infection was seen in two patients, and localized skin necrosis was observed in threepatients.
Conclusions: Nonsurgical rhinoplasty is a safe procedure with positive aesthetic results when performed by an experienced clinician. Knowledge of nasal anatomy, comprehensive training, and use of appropriate materials are key inensuring safety and results.
CLINICAL QUESTION/LEVEL OF EVIDENCE: Therapeutic, IV.From Queen Elizabeth Hospital. Received for publication February 10, 2019; accepted August15, 2019.
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