L'IMPATTO DELLE PROCEDURE DI RIMODELLAMENTO DEL CORPO SUGLI ESITI UROLOGICI NEI PAZIENTI CON PERDITA DI PESO MASSIVA
L’obesità costituisce un’emergenza sanitaria nei paesi industrializzati. Negli Sati Uniti interessa il 35% della popolazione. Questo dato epidemiologico rende conto del numero crescente di interventi di chirurgia bariatrica.
L’obesità è un fattore di rischio modificabile per la presenza di incontinenza urinaria (il 50-70% della popolazione obesa ne è interessato) . Molti studi hanno dimostrato un miglioramento dell’incontinenza urinaria dopo interventi di chirurgia bariatrica. Il recupero dell’autostima dopo che una persona si è sottoposta ad intervento per ridurre il proprio peso passa, oltre che attraverso la consapevolezza di una ritrovata gradevole immagine corporea, anche attraverso il recupero di una normale vita di relazione. In quest’ottica la continenza urinaria ha un ruolo non trascurabile.
Mushin e coll. dell’Università di Rochester in questo lavoro originale hanno valutato l’impatto dell’intervento di body-contouring per esiti di chirurgia bariatrica sul recupero della continenza urinaria.
I dati sono stati raccolti in modo retrospettivo attraverso interviste telefoniche con questionari strutturati e validati (International Consultation on Incontinence Modular Questionnaire e American Urological Association Symptom Score Index). Sono stati individuati 309 soggetti operati dal luglio 2008 al dicembre 2015 e di questi 97 sono entrati nello studio (partecipanti). Prima dell’intervento 44 partecipanti riferivano incontinenza urinaria ancora presente dopo chirurgia bariatrica (gruppo incontinente), mentre 53 no (gruppo continente). Tra i due gruppi risultava significativa la differenza di età, maggiore per gli incontinenti (52+/- 12 vs 47+/- 12; p=0.02) e il numero di interventi addominali pregressi (2.1 vs 1.2; p=0.026). Nessun’altra variabile valutata era significativa ( peso pregresso, peso perso, BMI, numero di procedure precedenti , parità, storia di precenti parti cesarei, sesso, etc).
Dopo intervento di body contouring 21soggetti (48%) hanno migliorato significativamente l’incontinenza per frequenza ed entità degli episodi, 9 di questi (21%) sono diventati completamente continenti; mentre 4 soggetti (9%) sono peggiorati. Nel “gruppo continente” il 17% ha successivamente sviluppato un’incontinenza. I soggetti non migliorati, peggiorati o in cui era comparsa incontinenza ex novo avevano riacquisito mediamente più peso dopo chirurgia (6.7 Kg vs 2.8 Kg) ed avevano subito un maggior numero di interventi.
Perché le procedure di body-contouring migliorano la continenza ? Si ipotizzano due meccanismi: il primo attribuisce un ruolo alla plicatura della fascia dei retti che aumenterebbe il tono del pavimento pelvico, il secondo ipotizza che l’addominoplastica e la riduzione ponderale del basso addome modificherebbe l’angolo uretro-vescicale in modo da aumentare le resistenze allo svuotamento della vescica.
Autore del contributo di commento:
Mirco Castiglioni - Membro del Comitato Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
Plastic & Reconstructive Surgery:
2017 May;139(5):1086e-1092e.
doi: 10.1097/PRS.0000000000003251.
The Impact of Body Contouring Procedures on Urologic Outcomes in Massive Weight Loss Patients
Mushin OP, Kraenzlin FS, Fazili A, Ghazi A, Bossert RP.
BACKGROUND: Post-massive weight loss body contouring is a growing area of plastic surgery. Studies have shown preexisting urinary incontinence amelioration in patients undergoing abdominal body-contouring procedures. These studies are small, focus on cosmetic abdominoplasties, and lack use of standardized surveys. The purpose of this study was to evaluate urinary incontinence endpoints in massive weight loss patients undergoing body-contouring procedures.
METHODS: A retrospective review was conducted over a 6-year period. Patients excluded had previous body-contouring procedures or previously treated urinary incontinence. Participants completed validated surveys to catalogue preoperative and postoperative urinary habits. Patients were then subdivided based on presence of preoperative incontinence. Outcomes were compared within and between cohorts using the t test and chi-square test.
RESULTS: A total of 102 patients completed the survey. Of those, 44 had preoperative urinary incontinence. Patients with incontinence were found to be significantly older than those who did not. Postoperatively, patients with preoperative incontinence had significant decreases in incidence and severity of symptoms (p < 0.01, respectively), and significantly improved their quality of life (p < 0.02). Over 20 percent noted symptom resolution, and 67 percent were mostly or completely satisfied with the outcome.
CONCLUSIONS: This study is the first to document amelioration of urinary incontinence symptoms in massive weight loss patients undergoing body-contouring procedures. It adds to the literature suggesting that abdominoplasties in select patients may improve incontinence symptoms. Future work will focus on evaluating the mechanism of this outcome and documenting improvement in an objective, prospective manner.
CLINICAL QUESTION/LEVEL OF EVIDENCE: Therapeutic, IV.
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