IL RUOLO DELLE FIBRE ELASTICHE NELLA FORMAZIONE E NEL TRATTAMENTO DELLE CICATRICI
Gli autori focalizzano l’attenzione sull’ importanza del ruolo strutturale e funzionale delle fibre elastiche del derma sia nel processo di cicatrizzazione che nel miglioramento clinico delle cicatrici dopo laserterapia. A tal fine riportano una ampia revisione degli studi istologici descritti dalla letteratura presente in PubMed/MEDLINE dal 1987 al 2015, che dimostrano, oltre alle modifiche a carico del collagene, anche produzione di nuova elastina e riorganizzazione delle fibre elastiche correlate con il miglioramento clinico, delle cicatrici, dopo trattamento con vari tipi di laser (ablativo,non ablativo e frazionato) e altre metodiche di resurfacing.
La perdita e la disorganizzazione dei componenti delle fibre elastiche gioca un ruolo fondamentale nella cicatrizzazione anomala (cicatrici atrofiche, ipertrofiche e cheloidee); alterazioni ereditarie delle componenti delle fibre elastiche risultano in malattie del tessuto connettivo quali la cutis laxa e la Sindrome di Marfan; la progressiva perdita di fibre elastiche contribuisce all’invecchiamento cutaneo cronologico mentre l’ elastosi solare al danno cutaneo foto indotto: è quindi evidente quanto sia importante l’ integrità delle fibre elastiche per il benessere cutaneo.
Per quanto riguarda la formazione della cicatrice, cambiamenti quantitativi e qualitativi di collagene ed elastina (fibre elastiche sottili, irregolari, frammentate, disorganizzate) sono stati dimostrati in tutti i tipi di cicatrici anomala, ed anche nelle cicatrici atrofiche da acne e nelle ice pick ; uno studio su 182 cicatrici recenti ha dimostrato che il 91% delle cicatrici era privo di elastina per i primi tre mesi e dopo tre mesi una nuova produzione di elastina si è verificata nel 40% dei casi. In tutte le cicatrici e soprattutto nei cheloidi è stato rilevato un cambiamento nella struttura delle micro fibrille per diminuzione di fibrillina, indispensabile supporto strutturale delle micro fibrille per la formazione di fibre elastiche mature.
Il trattamento laser delle cicatrici, in continua evoluzione, ha il fine di promuovere il rimodellamento dermico, di sostituire fibre irregolari con tessuto sano e recuperare i componenti dermici perduti. Si riportano i risultati istologici dopo trattamenti laser Co2 ablativi tradizionali e frazionati, devices vascolari Co2 non ablativi come neodimio: NdYAG , KTP e PDL ma anche dopo altre procedure quali IPL (con filtri a 550-570 nm), microdermoabrasione, peeling chimico con acido piruvico e acido tricloracetico; gli studi sono stati effettuati perlopiù su cicatrici atrofiche da acne, ma anche su striae distensae and , in 1 studio, su rughe ; in tutti i casi si sono dimostrate oltre alle modifiche sul collagene, neoelastogenesi e riorganizzazione delle fibre elastiche a distanza di 3,6 o 12 mesi dal trattamento a seconda del tipo di procedura utilizzata e del numero di sedute.
Dopo trattamento con laser non ablativi, è stata identificata un’espulsione transdermica di fibre elastiche degenerate che potrebbe contribuire al turnover dell’elastina; nonostante altri studi istologici non dimostrino significativi cambiamenti in fibre elastiche dopo procedure di resurfacing tuttavia è difficile correlare tali risultati ai miglioramenti clinici che sicuramente sono dovuti a modifiche sia del collagene che dell’elastina.
La gestione di inestetismi come le cicatrici atrofiche da acne o le striae distensae, difficili da trattare proprio per le loro caratteristiche istologiche e la localizzazione spesso profonda nel derma, è in continua evoluzione e richiede costante approfondimento dei complessi meccanismi di riparazione. La maggior parte degli studi istologici su cicatrici trattate con vari tipi di laser fa riferimento al ruolo del collagene ; in questo lavoro si evidenzia come anche la produzione di nuova elastina e la riorganizzazione delle fibre elastiche siano fondamentali per ottenere miglioramenti clinici soddisfacenti.
Avere a disposizione studi istologici che non potrebbero ovviamente essere effettuati in pazienti trattati per ringiovanimento cutaneo rappresenta inoltre un valido aiuto nella scelta delle tecnologie e delle procedure più idonee di resurfacing.
Autore del contributo di commento:
Raffaella Sommariva - Membro del Comitato Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
Dermatol Surg.
2017 Jan;43 Suppl 1:S19-S24.
doi: 10.1097/DSS.0000000000000840.
The Role of Elastic Fibers in Scars Formation and Treatment
Cohen BE, Geronemus RG, McDaniel DH, Brauer JA.
BACKGROUND: Laser therapy is a continuously evolving treatment option for scars, and the underlying therapeutic mechanisms continue to be elucidated.
OBJECTIVE: To comprehensively review the literature to summarize the role of elastin in the formation scars, as well as treatment via therapeutic lasers.
METHODS: Review of the PubMED/MEDLINE database for available studies pertaining to the role of elastic fibers in scar formation and after laser-based therapy.
RESULTS: The loss and disorganization of elastic fiber components plays a role in the development of atrophic, hypertrophic, and keloid scars. While the majority of histologic studies focus on the underlying changes in collagen, neoelastogenesis and reorganization of elastic fibers have also been demonstrated in studies using ablative, nonablative, and fractional laser devices for the treatment of scars.
CONCLUSION: Production of novel elastin and normalization of elastic fiber organization occur after a variety of resurfacing procedures to treat scarring. As the treatment modalities to manage scars continue to evolve, further characterization of the role of elastin in the skin and in scar formation is merited.
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