Tema da sempre di grande attualità, il settore non conosce crisi ma anzi si rinnova costantemente grazie anche ai numerosi aggiornamenti ed evidenze scientifiche confermate dalla letteratura internazionale.
In occasione del Congresso Agorà 2020 di Medicina Estetica molti saranno gli approfondimenti trattati come quello legato alla valutazione e trattamento del paziente sarcopenico. La sarcopenia è una malattia muscolare scheletrica, progressiva e generalizzata che, associata ad una maggiore probabilità di esiti avversi tra cui cadute, fratture, disabilità fisica e mortalità, compromette la qualità muscolare. Il rilevamento di basse prestazioni fisiche prevede esiti avversi, quindi tali misure vengono utilizzate per identificare la gravità della sarcopenia. Tra i principali fattori da considerarsi età, etnia e altre differenze correlate tra popolazioni e pazienti dovrebbero essere considerati nella valutazione clinica.
Tra gli aggiornamenti 2020 una speciale menzione è quella legata alla salute della pelle. Il nostro stile di vita influenza nel tempo la salute e la bellezza della nostra pelle. Una corretta idratazione cutanea, la giusta produzione di sebo e il mantenimento di un pH acido fisiologico sono aspetti importanti e non trascurabili per assicurare una corretta salute della pelle. Le nostre scelte in fatto di abitudini e stili di vita hanno poi una grandissima influenza. Una dieta ricca di cereali, patate e zuccheri semplici porta a una riduzione dell’idratazione cutanea mentre un’alimentazione in cui siano ben rappresentati semi oleosi, frutta e uova è associata a un minor pH cutaneo. Per finire, una dieta in cui sia abbondante il consumo di carne, latticini e bevande alcoliche è caratterizzata da un aumento del pH cutaneo e da un aumento della produzione di sebo. Ragionando sui possibili meccanismi alla base di queste variazioni della fisiologica cutanea, è importante tenere in considerazione aspetti come la risposta della pelle all’insulina, la glicazione delle proteine cutanee da iperglicemia e la risposta adattativa del microcircolo nel derma. Ad esempio, condizioni come l’obesità e la sindrome metabolica sono connesse ad una ridotta risposta adattativa della pelle. Come si è visto, il ruolo dell’alimentazione è determinante su molteplici fronti tra questi, anche nella prevenzione e nel trattamento della P.E.F.S. comunemente conosciuta come “cellulite”. La Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica o cellulite, è un disordine endocrino-metabolico localizzato che interessa il microcircolo del tessuto sottocutaneo, causando alterazioni, anche strutturali, sia della matrice extra-cellulare che del tessuto adiposo sottocutaneo. Una dieta squilibrata ed uno stato nutrizionale non ottimale possono portare ad un aumento della massa grassa, dello stato infiammatorio e alla modificazione della matrice extracellulare e delle membrane plasmatiche. Questi cambiamenti possono portare quindi effetti negativi a breve e lungo termine, tra cui una maggiore difficoltà da parte dei tessuti di eliminare i prodotti di scarto, una maggiore ritenzione di liquidi a livello tissutale e una ridotta fluidità di membrana, con conseguente un’alterazione di diversi processi biochimici, causando resistenza insulinica, iperglicemia, modificazioni metaboliche e ormonali alla base di molte patologie croniche (diabete, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari…), ma che possono avere un effetto anche sulla degenerazione della cellulite. Per questi motivi, l’approccio dietetico che preveda un apporto bilanciato di macronutrienti, micronutrienti e molecole bioattive può essere un ottimo strumento nella prevenzione e nel trattamento precoce della cellulite.
Ma non solo: anche la salute dei capelli viene influenzato da una corretta o scorretta alimentazione. Se la pelle è lo specchio della nostra alimentazione lo è anche e soprattutto del nostro invecchiamento. L'invecchiamento cutaneo è un processo biologico complesso, generalmente distinto in invecchiamento cronologico e foto-invecchiamento, ed è influenzato da fattori interni ed esterni, in particolare dal danno cumulativo derivante dall'esposizione alle radiazioni ultraviolette (UV). Gli effetti combinati di questi due processi influenzano le alterazioni della matrice dermica tipiche dell’invecchiamento e i loro principali segni clinici: rugosità, lassità, fragilità e pigmentazione irregolare della pelle invecchiata. Istologicamente, il collagene diminuisce e il derma viene sostituito da fibre elastiche anormali che riducendo l’elasticità della pelle portano alla formazione di rughe. Sono stati condotti numerosi studi per chiarire i meccanismi molecolari sottostanti questi processi e il ruolo esercitato dalla nutrizione ricorrendo a modelli che includono l'invecchiamento cellulare, lo stress ossidativo, le anomalie cromosomiche ad alta frequenza, le mutazioni monogeniche e l'infiammazione cronica. Numerosi nutrienti dotati di proprietà anti-ossidanti e antinfiammatorie sono stati utilizzati nel settore della cura della pelle sia come agenti topici che integratori orali nel tentativo di prolungare l'aspetto giovanile della pelle. Tuttavia, sebbene molti studi abbiano evidenziato che uno squilibrio nella nutrizione e le cattive abitudini alimentari sono cause importanti dell'invecchiamento della pelle, l’efficacia di questi trattamenti deve essere ancora del tutto dimostrata.
Si ringraziano per la preziosa collaborazione le Società Scientifiche ANDID (Associazione Nazionale Dietisti); ADI (Associazione Italiana Di Dietetica E Nutrizione Clinica) e il Prof. Benvenuto Cestaro
Comments