La crema ideale idrata, nutre e drena i liquidi
Per restituire freschezza allo sguardo devi alleggerire la sovraesposizione digitale.Come? «Con una pausa di almeno cinque minuti ogni due ore di lavoro al monitor»,consiglia Riccardo Lazzari.«Utile anche una detersione quotidiana con un prodotto dalla leggera componente lipidica, in crema-gel oppure olio, seguito da un siero o da una crema specifici per il contorno occhi». La formula ideale deve assolvere tre funzioni principali: idratare, nutrire e drenare. «Si tratta di un'area povera di ghiandole sebacee, priva della protezione del film lipidico e molto sottile», sottolinea Umberto Borellini, cosmetologo a Milano. Da qui la necessità di intervenire con specialità dall'azione umettante, antiage e relipidante. «Tra gli attivi da ricercare in etichetta ci sono acido ialuronico, aloe vera, betaina e alghe per preservare l'idratazione; oli di jojoba o rosa mosqueta per nutrire e proteggere; tocoferolo(vitamina E) per combattere i radicali liberi». Infine non devono mancare principi drenanti e protettivi dei capillari come caffeina e ginkgo biloba, che riducono borse e occhiaie. Due volte a settimana, poi, è consigliata una maschera decongestionante.
Peeling e microaghi pensionano il bisturi
«Se da una parte le call conference hanno ridefinito i canoni estetici e generato insicurezze, dall'altra le mascherine hanno reso la regione perioculare più esposta e giudicata. Di fatto la pandemia ha determinato un'impennata di richieste di trattamenti medico-estetici per la zona»,afferma Alberto Massirone, medico chirurgo e presidente della Società scientifica italiana di medicina a indirizzo estetico Agorà.
«Per attenuare le varie discromie e iperpigmentazioni sono ottimi i peeling a base di acido salicilico, sommato a percentuali minori di molecole schiarenti come acidi citrico e fitico e resorcinolo», spiega Lazzari. «Per restituire turgore alle palpebre è indicata la dermosublimazione o blefaroplastica non chirurgica, che sfrutta l'azione del gas plasma per causare microlesioni, che la cute stessa ripara generando nuovo collagene. Si crea una contrazione epidermica che solleva e apre lo sguardo. Agisce in modo analogo la radiofrequenza frazionata a microaghi, che veicola in maniera precisa e calibrata energia termica negli strati superficiali e medi della pelle». Ancor meno invasivo è il protocollo Eva di Endosphères Therapy. L'apparecchio emette microvibrazioni compressive, trasmesse. ai manipoli dotati di sfere che ruotano ad alta velocità e agiscono sul viso in vari modi. Attenuano la profondità dei segni e stimolano una buona vascolarizzazione, sollecitando la produzione di collagene ed elastica e minimizzando borse e gonfiori. Si consigliano sei sedute da 50 minuti (90 euro). Info: www.endospheres.it. Se l'obiettivo è un refresh generale la soluzione giusta è G-Point Lift, tecnica messa a punto dal chirurgo oculoplastico Francesco Bernardini.
« Prevede delle microiniezioni nella cosiddetta eyelid-chck juncion, l'area tra la palpebra inferiore e la guancia, la prima a tradire il passare degli anni. Con un filler a base di acido ialuronico arricchito da attivi antiossidanti, che riequilibra i volumi del volto, attenuo le borse e le occhiaie e contrasto la lassista cutanea. Il trattamento dura circa 30 minuti, è indolore e consente il recupero immediato delle attività. I risultati sono visibili per almeno un anno ». I costi partono da 400 euro.
Lash botox e tintura aprono gli occhi
«Da quando la mascherina fa da cornice, ciglia e sopracciglia sono diventate protagoniste », dice Sonia Mari, co-fondatrice di Heylash.
Tra i trattamenti più richiesti per le ciglia c'è la laminazione, che ne accentua la curvatura e le fortifica. « In più la tintura nera, che conclude la seduta, regala allo sguardo una profondità maggiore. Bastano 45 minuti per un risultato che dura fino a otto settimane ». Costi da 90 euro.
«Sempre per le ciglia il flash Botox prevede la distribuzione di un siero che mixa acido ialuronico, olio di argan, collagene, vitamina e amminoacidi per rinforzarne le struttura ». Costi da 30 euro. Info: www.heylash.com.
Microblading e hennè rendono gli archi perfetti
Per le sopracciglia si va dalla tinta con coloranti ad hoc ai rituali con l'henné.«Scuriscono i peli presenti e l'arco appare subito più folto. In presenza di buchi e irregolarità nel disegno, tuttavia, preferisci il microblading o il microshading. Si tratta di tecniche di trucco semi permanente che differiscono per lo strumento utilizzato e il risultato. Il primo si avvale del manipolo simile a una penna, con una sottile lama all'estremità che l'operatore usa per tratteggiare un pelo alla volta. Il microshading si serve, invece, del dermografo, pennino dotato di una punta ad ago, che viene azionato meccanicamente e rilascia pigmento in modo costante, creando un'ombreggiatura dal finish pieno e profondo»,conclude Mari. Tinta e hennè durano circa due settimane e costano circa 40 euro. Microblading e microshading ai pigmenti organici si attenuano in maniera graduale in 12-18 mesi. Il costo oscilla tra 300 e 350 euro.
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