APPROCCIO PERSONALIZZATO NEL TRATTAMENTO DEL MUSCOLO FRONTALE CON TOSSINA BOTULINICA (BONT-A) CORRELATO ALL’ANATOMIA FUNZIONALE: CASE STUDIES
Questo studio, di cui sono autore, descrive come poter applicare un metodo standardizzabile e ripetibile con tossina botulinica (Abo-botulinumtoxin) nel trattamento del muscolo frontale. Si tratta di un’area anatomica molto complessa per le scarse conoscenze anatomiche e per la vasta eterogeneità riscontrata su cadavere. Uno studio recente ha documentato su cadavere 4 forme anatomiche differenti, corrispondenti a 4 modelli (pattern) di rughe orizzontali durante la contrazione nei pazienti vivi, producendo l’importante conferma che l’anatomia del muscolo condiziona la disposizione delle rughe nell’area frontale.
Le forme anatomiche descritte sono:
Il Tipo 1 o forma completa (45% dei casi): i corpi muscolari sono uniti sulla linea mediana formando un’area continua di fibre nella regione frontale
Tipo 2 o ad ali di gabbiano (30%): i corpi muscolari sono separati sulla linea mediana dalla galea aponeurotica che presenta una forma a V
Tipo 3 o forma centrale (10%): i corpi sono uniti centralmente e il muscolo è rappresentato nella parte mediale e superiore rispetto alle rime orbitarie
Tipo IV o forma laterale (15%): i corpi muscolari sono localizzati nella metà laterale delle orbite e separati dalla galea aponeurotica
La contrazione che facciamo eseguire al paziente prima del trattamento consente di individuare il tipo anatomico e di ipotizzare il corretto approccio da me ideato per ciascun pattern di contrazione. Lo scopo è sia ridurre i rischi più frequenti in funzione della distribuzione anatomica del muscolo che di migliorare il risultato estetico, talvolta compromesso per eccesso di dose o errata distribuzione dei punti di inoculo.
Lo studio presenta nel dettaglio come applicare il trattamento per ogni pattern di contrazione spigando nel dettaglio come:
Nel tipo 1: il muscolo è molto esteso anche lateralmente. Propongo l’utilizzo di un’iperdiluizione e una tecnica multipunto intradermica per coprire una grande area rettangolare. Evitando un eccesso di dose (ptosi del sopracciglio) o il mancato trattamento delle regioni laterali (effetto Mephisto)
Nel tipo 2 la diluzione è standard, così come l’iniezione è intramuscolare e i punti di inoculo vengono applicati a descrivere due triangoli (rispettando la distanza dal margine del sopracciglio di 1.5 cm non si corrono rischi particolari nel bilanciamento complessivo)
Nel tipo 3: la diluzione è standard, così come l’iniezione è intramuscolare e i punti di inoculo vengono applicati a descrivere un rettangolo nella parte centrale superiore del muscolo frontale.
Nel tipo 4: Questo modello risulta essere il più delicato in quanto l’area su cui determinare la neuromodulazione rappresenta la parte funzionale più importante del muscolo come elevatore. La tecnica prevede l’utilizzo di un’iperdiluizione e una tecnica multipunto intradermica per coprire due aree rettangolari poste al di sopra e lateralemente alle sopracciglia, garantendo una mobilità del muscolo ma riducendone la potenza.
Nello studio originale è possibile trovare tutte le informazioni dettagliate, tali da rendere possibile ad ogni iniettore esperto di sperimentare questo nuovo approccio.
Autore del contributo di commento:
Monica Renga - Membro del Comitato Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
JOURNAL OF COSMETIC AND LASER THERAPY
2020 DOI: 10.1080/14764172.2020.1742924
A personalized treatment approach of frontalis muscle with botulinum toxin AA personalized treatment approach of frontalis muscle with botulinum toxin A(Bont-A) related to functional anatomy: case studies
Monica Renga
Background: The forehead is one of the most frequent sites of botulinum toxin (Bont-A) application. Todate, few data are available about the anatomy of the frontalis muscle. Its anatomy is highly heterogeneousin Caucasian people. Consequently, personalized treatments with botulinum toxin-A (Bont-A) are needed to obtain good esthetic results and to reduce side effects. Recently, a study on cadavers found four anatomical shapes of the frontalis muscle, corresponding to four horizontal wrinkle patterns in live patients.
Objective: To perform a personalized, reproducible, and safer treatment with Bont-A of the forehead, by classifying patients according to four specific anatomical shapes of the frontalis muscle related to skinwrinkle patterns during contraction.
Methods: We treated four patients classified according to the four anatomic types (I, II, III, and IV). Thepatients’ forehead was divided into 21 areas and matched with 4 horizontal wrinkle patterns. Detecting different activities of the muscle in the different areas of the forehead, treatment injections were performed with a different dose, dilution, and at different anatomical layers (intramuscular or intradermal) per point.
Conclusions: We confirmed four different wrinkle patterns after forehead contraction according to the anatomical shape of the frontalis muscle. This allows us to perform a tailored treatment with Bont-A. Nevertheless, some patients with atypical patterns still need “ad hoc” treatment.
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